Il titolo dell'articolo apparso venerdì 2 ottobre 2009 su La Repubblica di Firenze appare perentorio: "Renzi: Venderò il Meccanotessile".
L'articolo si apre con la chiara volontà del sindaco di chiudere l'annosa questione del Meccanotessile come Centro per le arti contemporanee. Annuncio che il sindaco Renzi aveva già dato durante la trasmissione televisiva di Tele 37 Telekomando, la sera del 1 ottobre 2009.
Le idee, infatti, sembrano chiare. Sì a spazi dedicati all'arte contemporanea, secondo un altro articolo in cui le parole dell'Assessore Giuliano da Empoli riprendono il pensiero del sindaco: "Penso alle Murate, alle Piagge, all'exQuarter di Gavinana, alla Manifattura Tabacchi" (è un errore o il Centro per le arti contemporanee migra alla Manifattura Tabacchi?). La vendita dell'area del Meccanotessile, invece, impedirà la nascita di un Centro per le arti contemporanee immediatamente in competizione con il Museo Pecci di Prato e permetterà un recupero ambientale e socialmente sostenibile che prenderà l'inevitabile forma di zona abitativa, scuole, spazi verdi (insieme ai parcheggi le uniche concezioni di spazio pubblico che a Firenze si riescono a concepire) e poche attività commerciali.
Alla domanda sul Meccanotessile come grande centro per l'arte contemporanea il sindaco Renzi ha risposto: "Non voglio un contenitore per l'arte, ma voglio una contemporaneità diffusa in tanti luoghi diversi di Firenze".
L'articolo si apre con la chiara volontà del sindaco di chiudere l'annosa questione del Meccanotessile come Centro per le arti contemporanee. Annuncio che il sindaco Renzi aveva già dato durante la trasmissione televisiva di Tele 37 Telekomando, la sera del 1 ottobre 2009.
Le idee, infatti, sembrano chiare. Sì a spazi dedicati all'arte contemporanea, secondo un altro articolo in cui le parole dell'Assessore Giuliano da Empoli riprendono il pensiero del sindaco: "Penso alle Murate, alle Piagge, all'exQuarter di Gavinana, alla Manifattura Tabacchi" (è un errore o il Centro per le arti contemporanee migra alla Manifattura Tabacchi?). La vendita dell'area del Meccanotessile, invece, impedirà la nascita di un Centro per le arti contemporanee immediatamente in competizione con il Museo Pecci di Prato e permetterà un recupero ambientale e socialmente sostenibile che prenderà l'inevitabile forma di zona abitativa, scuole, spazi verdi (insieme ai parcheggi le uniche concezioni di spazio pubblico che a Firenze si riescono a concepire) e poche attività commerciali.
Alla domanda sul Meccanotessile come grande centro per l'arte contemporanea il sindaco Renzi ha risposto: "Non voglio un contenitore per l'arte, ma voglio una contemporaneità diffusa in tanti luoghi diversi di Firenze".
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