"Un recente spot pubblicitario inglese di una birra ci permette di chiarire questa distinzione cruciale. La prima parte rappresenta il ben noto aneddoto fiabesco: una ragazza passeggia lungo un corso d'acqua, vede una rana, la prende delicatamente in grembo, la bacia e naturalmente, la brutta ranocchia si trasforma miracolosamente in bel giovane. Ma la storia non finisce qui: il giovane lancia uno sguardo pieno di desiderio alla ragazza, la stringe a sé, la bacia - e lei si trasforma in una bottiglia di birra, che l'uomo stringe trionfalmente in mano... Per la donna, il punto è che il suo amore e il suo affetto (simbolizzati dal bacio) trasformano una rana in un bell'uomo [...]; per l'uomo, si tratta di ridurre la donna a un oggetto parziale, la causa del suo desiderio [...]. Vale a dire: ognuno dei due soggetti è coinvolto nella propria attività immaginativa soggettiva [...]. Tutto ciò non è una realtà oggettiva, ma la soggiacente fantasia 'oggettivamente soggettiva' [...]. E non è forse questo il compito etico di un artista contemporaneo: costringerci a confrontarci con la rana che abbraccia la bottiglia di birra mentre a occhi aperti sogniamo di abbracciare il nostro amato bene?"
Slavoj Žižek, L'epidemia dell'immaginario
"A recent English publicity for a beer enables us to clarify this crucial distinction. The first part stages the well-known fairy-tale anecdote: a girl walks along a stream, sees a frog, takes it gently into her lap, kisses it, and, of course, the ugly frog miraculously turns into a beautiful young man. However, the story isn't over yet: the young man casts a covetous glance at the girl, draws her toward him, kisses her - and she turns into a bottle of beer, which the man holds triumphantly in his hand....For the woman, the point is that her love and affection (symbolized by the kiss) turn a frog into a beautiful man [...]; for the man, it is to reduce the woman to a partial object, the cause of his desire [...]. That is to say: each of the two subjects is involved in his or her own subjective fantasizing [...]. This is not objective reality but the 'objectively subjective' underlying fantasy [...]. And is this not the ethical duty of today's artist: to confront us with the frog embracing the bottle of beer when we are daydreaming about embracing our beloved?"
Slavoj Žižek, The plague of fantasies
Slavoj Žižek, The plague of fantasies
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