mercoledì 13 maggio 2009

Incontro con i candidati a Sindaco di Firenze, 12 maggio 2009















I fatti:

Ieri, martedì 12 maggio 2009, Spazi Docili ha partecipato all'incontro, organizzato dal Comitato Ex Panificio Militare presso i locali della parrochia dell'Ascensione, con i candidati alla carica di Sindaco di Firenze.

Hanno partecipato:
Marco Carraresi (UDC),
Ornella De Zordo (Per UnaltraCittà),
Giovanni Galli (Firenze con Giovanni Galli Sindaco),
Mario Razzanelli (lista Firenze C'E'),
Matteo Renzi (centrosinistra),
Valdo Spini (Spini per Firenze).

L'incontro si è svolto senza alcun tipo di dibattito o contraddittorio, nonostante in molti si aspettassero il contrario, sulla scorta di quanto scritto sul sito web del Comitato e sui manifestini affissi in vari luoghi del quartiere.

I candidati hanno esposto le loro opinioni su 3 quesiti di cui erano già a conoscenza, avendo 5 minuti a disposizione a testa per quesito.
I 3 nuclei di discussione hanno riguardato:
- piano strutturale,
- tramvia e alta velocità (con relativo sottopasso),
- ex Panificio Militare, destinazione futura dell'area e modalità di coinvolgimento della comunità locale.

I 6 candidati non hanno presentato visioni politiche o analisi radicalmente differenti tra di loro, esprimendo, spesso genericamente, l'intenzione pressochè condivisa di:
- realizzare un nuovo piano strutturale,
- di cercare nuove soluzioni per realizzare alta velocità e parti della rete di tramvia secondo nuove modalità rispetto a quelle fin qui emerse,
- dedicare l'area dell'ex Panificio Militare al quartiere evitando cementificazioni selvagge e speculazioni.

L'intero incontro è visionabile sul canale video di Spazi Docili.
Website:
www.youtube.com/user/SpaziDocili#grid/user/A209

Interpretazione dell'incontro da parte di Spazi Docili:

Incontri come quello di ieri risultano fondamentali per il nostro progetto.
Ieri abbiamo avuto conferma esplicita di quanto l'intuizione alla base di Spazi Docili, espressa a suo tempo attraverso il concept, fosse fondata.
Ieri, infatti, tutti i candidati alla massima carica comunale si sono dimostrati similmente incapaci di:
- leggere gli spazi della città,
- proporre per essi delle funzioni che vadano al di là di affermazioni vaghe e funzioni generiche (verde, parcheggi, strade, piazze, lotta al degrado),
- immaginare attivamente un ruolo specifico per singole aree, interi quartieri o per l'intera città, senza essere trascinati passivamente dagli interessi di speculatori o gruppi di pressione.

Il cosiddetto "degrado", slogan-calderone in cui inserire tutto ciò che risulti di volta in volta sgradito al Potere di turno, è termine che in realtà indica qualcosa di ben più sottile ed indefinibile. Una sorta di "mal di vivere" che nasce non da luoghi o persone concreti, ma dall'angoscia collettiva di percepire, a livello inconscio ed emotivo, una mancanza di ordine e comprensione/pianificazione degli spazi della città.
Il degrado, l'inquietudine del sentire la propria città come sempre più irrilevante, provinciale e invivibile, nascono dall'incapacità della classe politico-burocratico-ammninistrativa fiorentina e italiana, non trovano soluzione in essa.

Attraverso spettacoli quali il misero teatrino di ieri Spazi Docili trova conferma della correttezza della propria impostazione: è la classe politica la causa prima del declino italiano/fiorentino e l'unica maniera per opporsi a tale dinamica è l'azione culturale dal basso, a partire dalle comunità locali.
Solo attraverso un lungo e approfondito lavoro (estetico e culturale) sugli spazi di riferimento per i vari gruppi sociali si può pensare di ricreare il naturale legame tra uomo e ambiente che rende una città vivibile e prosperosa.
Bisogna infine ribadire come sia l'arte (attraverso i vari linguaggi del contemporaneo) a rappresentare l'unico medium capace di ricreare questa armonia, agendo a livello razionale come emozionale, creando interesse e appassionando le persone, stimolando la coesione come la riflessione sociale, innescando processi economici solidi e duraturi.

Website: www.coexpami.it

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