domenica 11 novembre 2012

Intervento di Spazi Docili in Santa Croce / Spazi Docili [Docile Spaces]'s intervention in Santa Croce

Piazzale Santa Croce, uno degli spazi più straordinari di Firenze, è stato concesso in questi giorni (3-11 novembre 2012) alla rassegna 'Florens' per ospitare una gigantesca installazione, definita dal suo autore, l'artista Mimmo Paladino, come site-specific.

Santa Croce square, one of the most exceptional spaces in Florence, has been granted in these days (November 3rd-11th, 2012) to the 'Florens' Festival to host a gigantic installation, defined by its author, the artist Mimmo Paladino, as site-specific.


L'installazione, una enorme croce costituita da blocchi di marmo ed elementi in metallo tipici della poetica di Paladino, è stata commentata massicciamente su vari media locali e nazionali come un grande successo a causa della partecipazione popolare.

The installation, a huge cross made ​​of marble blocks and metal elements - typical for Paladino - has been extensively commented on various local and national media as a great success due to the participation of the people.


Perplessi per questa insistenza dei media, abbiamo deciso di studiare il lavoro da vicino. E l'analisi dell'opera ci ha stimolato a portare nel mondo reale quello che è stato il nostro primo commento, a caldo, nel mondo virtuale, sulla pagina Facebook di Spazi Docili:

"Il sistema dell'arte italiano è un castello assediato difeso da una manciata di soldati che cerca strenuamente di impedire l'apertura di un qualsiasi varco. E non appena un varco, nonostante tutto, si apre, colui che è riuscito a penetrare nel sacro recinto corre immediatamente in soccorso degli assediati, incominciando a sua volta a buttare pietre e olio ardente su coloro che gli erano compagni fino ad un attimo prima. E così castello e corte rimangono sempre al loro posto, intangibili, imbelli e leggermente annoiati..."

Vedi online: facebook.com/SpaziDocili/posts/161781310635

Ne è risultato un intervento che è allo stesso tempo segno fisico, riflessione critica, immagine, manipolazione di media diversi, racconto, fotografia, discussione e confronto pubblico, statement politico...insomma un gran groviglio di segni.

Puzzled by the insistence of the media, we decided to study the artwork closely. The analysis of the work encouraged us to bring into the real world our very first comment, made in the virtual world of Facebook, on the Spazi Docili [Docile Spaces] page:

"The Italian art system is a besieged castle defended by a handful of soldiers who tries strenuously to prevent the opening of any breach. As soon as a breach, in spite of everything, is opened, the one who is able to penetrate the sacred precint immediately runs to besieged people's aid, beginning to throw stones and hot oil on those who were his companions until a moment before. So the castle and the court keep always their place, intangible, unwarlike and slightly bored ..."

Read it online:
facebook.com/SpaziDocili/posts/16181310635

The result was an intervention which is at the same time a material sign, a critical reflection, an image, a manipulation of different media, a story, a photographic work, a discussion and a public debate, a political statement ... in short, a great tangle of signs.


Ci è venuto naturale sfruttare la retorica della partecipazione dietro cui si è voluta nascondere questa operazione. Al pubblico infatti non è stato impedito il rapporto fisico con l'opera ("L'accesso all'opera è libero, ma si invita a procedervi con cautela. Gli organizzatori declinano ogni responsabilità per i danni che possano derivare dal suddetto accesso" - non è chiaro cosa si intenda con 'accesso' e non è chiaro se si parli di 'danni' all'opera o ai suoi fruitori), che ben presto si è riempita di segni, spesso limitantisi a copiare la forma degli elementi in metallo, come auspicato dall'autore. Molte persone hanno fatto di tutto pur di portarsi a casa un souvenir, giungendo a spicconare i blocchi di marmo.

It was natural for us to exploit the rhetoric of participation shielding this whole operation. A physical access to the artwork was in fact not forbidden to the public ("The access to the work of art is free, but we strongly invite to proceed with extreme caution. The organisers decline any responsibility for any damages caused by above mentioned access" - it is not clear what is meant by 'access' and it is not clear whether they are talking about 'damages' to the artwork or to its users). The installation soon became full of signs, often simple copies of the shapes of the metallic elements, as asked by the author. Many people did anything to take home a souvenir, even breaking the marble blocks.


La nostra semplice azione di commento ha provocato interesse e sconcerto in quanto voce discordante. Molti hanno colto il carattere non estemporaneo o banale da scarabocchio nonché il valore di riflessione e di critica del nostro testo. Ne sono nate diverse discussioni con varie persone e un gran numero di fotografie della nostra 'aggiunta'. Come conseguenza stanno comparendo in questi giorni sul web foto del nostro testo con riflessioni collegate. Il gioco di specchi è riuscito.

Our simple commenting action caused interest and bewilderment as a dissenting voice. Many people noted the value of reflection and criticism of our text, not perceived as improvised or banal. Several discussions with various people and a large number of photographs arose from our 'contribution'. As a result in these days on the web are appearing photos of our text with personal reflections. The game of mirrors was successful.


Riguardo l'installazione in sé, non possiamo fare a meno di notare come essa sia un vero e proprio dispositivo estetico. Qualunque tipo di feedback, infatti, dall'accettazione totale al rifiuto totale, fino ad arrivare al tentativo di distruzione fisica dell'opera, è stato fatto rientrare nel dispositivo retorico spacciato dai media come 'partecipazione'.

Regarding the installation itself, we can't avoid to notice that it is a veritable aesthetic dispositif. Any kind of feedback, in fact, from total acceptance to total rejection, up to the attempt to physically destroy the artwork, turns out to be useful for the rhetorical dispositif passed off by the media as 'participation'.


Impensabile infatti che un cambiamento così enorme del paesaggio del quartiere/della città non generasse reazioni nella cittadinanza. Anche portare la sagra della porchetta o aprire un parco giochi per bambini avrebbe causato grande risposta popolare. Basta questo a definirla 'partecipazione'? Basta la mera presenza del pubblico, a prescindere dalla reazione, a definire come 'partecipativa' un'installazione del genere? Basta il fatto che si disegnino manine dove ci sono mani scolpite e stelline dove ci sono stelle in metallo per dichiarare l'opera un successo?

It's impossible to think that a so huge alteration of the district / city landscape would have not been able to cause reactions. A pork chop festival or a children's playground would have caused a great popular response as well. Is this enough to define it 'participation'? Is the mere presence of the public, regardless of the kind of reaction, enough to define as 'participatory' an installation like this? Is people drawing little hands near some carved hands and little stars near a metal star enough to declare this work a success?


E' come se alla finta partecipazione di eventi come i '100 luoghi' (quest'anno finiti assai male) il Potere sentisse la necessità di dare immagine visibile, tangibile, adoperando i linguaggi estetici e generando un intervento del genere.
Non si può fare a meno di notare come la medializzazione della politica degli ultimi decenni abbia ormai tramutato in orpello anche quelle pratiche socio-politiche novecentesche (come la 'partecipazione' propriamente attuata) che non meriterebbero di essere buttate nella pattumiera storica dell'occidente post-caduta del muro di Berlino.

It's as if the Power felt the urge to give a visible, tangible image to the fake participation of events such as the '100 places' (this year this event ended quite badly) using aesthetic languages ​​and generating an intervention like this.
One can not help but notice how the mediatisation of politics in recent decades has turned into a tinsel also these socio-political practices of the twentieth century (such as the properly implemented
'participation') which would not deserve to be thrown into the historic dustbin of the West post-fall-of-the-Berlin-Wall.


Questo tipo di interventi monumentali finisce invece per nascondere/rivelare dei modelli di potere molto chiari. E qui il messaggio per la gente è: potete fare quello che vi pare, tanto non cambia nulla. I cittadini possono solo osservare i dispositivi di potere, e magari bearsi dell'impressione di prendervi parte. Le decisioni si prendono altrove. Un modello 'contemplativo' di democrazia (nella città del David).

This kind of monumental interventions hides / reveals instead some very clear models of power. Here the message for the people is: you can do whatever you want, but nothing changes. Citizens can only observe the dispositifs of power, and maybe bask in the impression of participating. Decisions are taken elsewhere. A 'contemplative' model of democracy (in the city of the David).


Si è molto insistito nel dibattito sui media sulla presunta assenza di costi per il Comune di questo intervento monumentale.
Quand'anche fosse (anche se pare proprio di no) questo argomento risulta essere anch'esso un dispositivo retorico. Quanto vale, infatti, per l'artista e per il sistema che lo sostiene (galleristi, collezionisti, curatori, etc) un intervento così appariscente in uno spazio così prestigioso che non viene MAI concesso a nessuno? Quanti soldi genererà (non certo per la città) un'opera realizzata 'a costo zero'?

It was very emphasized in the public debate the alleged absence of costs for the City of this monumental intervention.
Even if it is true (although it seems not) this topic is also a rhetorical dispositif. How much is worth, in fact, for the artist and for the system that supports him (gallerists, collectors, curators, etc) a so conspicuous
intervention in a so prestigious space which is usually NEVER granted to anyone? How much money will generate (not for the city) a 'no-cost' artwork?


All'inizio di questo circolo vizio-virtuoso c'è ovviamente il sapere, la competenza, la comprensione: l'insegnamento della storia dell'arte sembra essere così trascurato in questo paese proprio per poter rendere più facilmente 'docili' quanti più spazi possibile.
L'Italia, infatti, è capace di generare costantemente un fruttuosissimo surplus (economico e culturale, perciò politico e di potere) tra la gestione del patrimonio storico, artistico e naturalistico (mantenuto della collettività) e il suo sfruttamento (di nuovo: economico e culturale, perciò politico e di potere), che va troppo spesso a vantaggio di troppo pochi.
E da qui nasce la necessità di esplorare i punti di contatto tra politica, arte pubblica, sistema dell'arte e linguaggi estetici. Necessità su cui si fonda un progetto come Spazi Docili.

At the beginning of this vicious-virtuous circle there is of course knowledge, competence, understanding: the teaching of art history seems to be so neglected in Italy just to make it easier to turn into 'docile' as many spaces as possible.
Italy is capable of
constantly generating a very profitable (economic and cultural and therefore regarding politics and power) surplus between the management of the historical, artistic and naturalistic heritage (maintained by the society) and its (again: economic and cultural and therefore regarding politics and power) exploitation, which is too often to the benefit of too few.
Here arises the need to explore the interactions between politics, public art, the art system and the aesthetic languages. A need a project like Spazi Docili [Docile Spaces] is founded on.

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