domenica 24 gennaio 2010

Una riflessione

Non è un caso che il progetto Spazi docili
sia per certi versi un richiamo ai corpi
docili
del testo Sorvegliare e punire di
Michel Foucault. Ma dopo l'ultimo talk
presso il nuovo spazio Le Murate mi è
capitato tra le mani il testo del filosofo
francese dal quale riporto un breve
frammento che mi ha fatto a lungo
riflettere:

"le discipline, organizzando le "celle", i "posti",
i "ranghi" fabbricano spazi complessi: architettonici
funzionali e gerarchici nello stesso tempo. Sono
spazi che assicurano la fissazione e permettono la
circolazione; ritagliano segmenti individuali e
stabiliscono legami operativi; segnano dei posti e
indicano dei valori; garantiscono l'obbedienza degli
individui, ma anche una migliore economia del tempo
e dei gesti. Sono spazi misti: reali perchè determinano
la disposizione delle costruzioni, delle sale,
dell'arredamento, ma ideali poichè su queste
sistemazioni si proiettano caratterizzazioni, stime,
gerarchie. La prima fra le grandi operazioni della
disciplina è dunque la costituzione di "quadri viventi"
che trasformano le moltitudini confuse, inutili o
pericolose in molteplicità ordinate."

Michel Foucault, Sorvegliare e punire

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