venerdì 22 novembre 2013
Spazi Docili partecipa alla mostra collettiva "THE ENTROPY OF ART: A CATALOGUE" - Galeria Entropia, Wrocław (Polonia)
25 lat entropii we Wrocławiu | 25 years of entropy in Wrocław
KATALOG ENTROPII SZTUKI | THE ENTROPY OF ART: A CATALOGUE
wystawa | publikacja | pokazy | zdarzenia
exhibition | book | screenings | events
Galeria Entropia, Wrocław (Poland)
22.11 - 30.12.2013
mercoledì 20 novembre 2013
Spazi Docili partecipa alla conferenza internazionale "Art Mediation – New Interaction Between Artist, Artefact And Audience" a Wrocław (Polonia)
International conference
“Art Mediation – New Interaction Between Artist, Artefact And Audience”
The Eugeniusz Geppert Academy of Art and Design, Wrocław (Poland)
20-21. November 2013
sabato 9 novembre 2013
Si può produrre identità? - Workshop ed intervento nello spazio pubblico presso il tabernacolo di Borgo Allegri Firenze
Si può produrre identità? - Progetto Arcus con la collaborazione del Comune di Firenze
workshop ed intervento nello spazio pubblico presso il tabernacolo di Borgo Allegri
Fabrizio Ajello – Il tabernacolo di Borgo Allegri / Borgo Allegri aedicula
da sabato 9 novembre a sabato 16 novembre 2013
Come titolo un quesito a cui non si può dare una risposta definitiva o univoca: Si può produrre identità?
Per secoli nicchie ed edicole sono state percepite e “vissute” come sedi privilegiate del sacro e dell’identità, vere e proprie soglie spazio-temporali, come luoghi magici, dinamici, funzionali per la vita delle persone in transito e per gli abitanti dei luoghi circostanti. Spazi in cui sacro e rappresentazione del sacro, polemica politica e punto di vista cittadino, messa in scena teatrale e metateatrale si sono incontrati per lungo tempo.
Oggi, in molte città italiane e nelle loro periferie, le edicole sono state inglobate nell’intricato tessuto urbano, spesso dimenticate in angoli ciechi di palazzine ormai moderne, svuotate delle presenze divine per divenire nidi privi di vita. Alcune di esse racchiudono ancora affreschi sbiaditi o ex voto difesi da vetrate, molte altre sono ormai solo cavità nude, abbandonate alle intemperie e all’inquinamento.
L'intervento mira a coinvolgere chi frequenta e vive quotidianamente il giardino di Borgo Allegri e a rileggere l'importanza e la validità del tabernacolo ivi ubicato. L'attività sarà divisa in due momenti.
Nel primo, a partire da sabato 9 novembre 2013, l'artista coinvolgerà, in collaborazione con l'Associazione intergenerazionale che gestisce il luogo, i bambini che frequentano lo spazio giochi del giardino con un workshop, che stimolerà la fantasia dei partecipanti al fine di immaginare una nuova rappresentazione per il tabernacolo, partendo da ciò che rimane visibile del dipinto originario. I bambini, su fogli predefiniti dall'artista dovranno completare la parte mancante.
In un secondo tempo, partendo proprio dalle indicazioni visive dei disegni, l'artista realizzerà una serie di favole che cercheranno di mescolare realtà e finzione, immaginari e riflessioni sul tabernacolo, storie e suggestioni, che verranno messe in scena con una performance-azione teatrale nello spazio antistante la nicchia.
The title of this project is a question we cannot answer to in a definitive and unambiguous way: Can we produce identity?
For centuries niches and aediculae has been perceived and ‘lived’ as favoured location of the sacred, as real thresholds in space and time, as magic, dynamic places, functional for the life of both the passersby and the local communities. For a long time sacred and its representation, political polemic and citizens points of view, theatrical and metatheatrical mise-en-scene met in these spaces.
Today, in many Italian cities and in their peripheries, these aediculae has been encompassed in the intricate urban structure, often forgotten in corners of renovated buildings, emptied of their divine presences and turned into nests without life. Some of them still contain faded frescos or ex-votos defended by some glass, many others are only naked cavities by now, exposed to the elements and to pollution.
The intervention aims at involving those who attend and daily live the Borgo Allegri garden and to reinterpret the importance and validity of the aedicula located there. The intervention will be divided into two parts.
In the first, starting Saturday, November 9th, 2013, the artist will involve with a workshop, in collaboration with the intergenerational Association who runs the place, the children who attend the play area in the garden. The workshop will stimulate the imagination of the participants in order to conceive a new representation for the tabernacle, starting from the visible part of the original painting. The children will have to complete the missing part on paper sheets predefined by the artist.
In a second phase, starting from the visual ideas expressed by the drawings, the artist will create a series of stories which will try to mix reality and fiction, imaginary and reflections on the tabernacle. These stories will be then staged with a performance-theatrical action in the space in front of the niche.
Per secoli nicchie ed edicole sono state percepite e “vissute” come sedi privilegiate del sacro e dell’identità, vere e proprie soglie spazio-temporali, come luoghi magici, dinamici, funzionali per la vita delle persone in transito e per gli abitanti dei luoghi circostanti. Spazi in cui sacro e rappresentazione del sacro, polemica politica e punto di vista cittadino, messa in scena teatrale e metateatrale si sono incontrati per lungo tempo.
Oggi, in molte città italiane e nelle loro periferie, le edicole sono state inglobate nell’intricato tessuto urbano, spesso dimenticate in angoli ciechi di palazzine ormai moderne, svuotate delle presenze divine per divenire nidi privi di vita. Alcune di esse racchiudono ancora affreschi sbiaditi o ex voto difesi da vetrate, molte altre sono ormai solo cavità nude, abbandonate alle intemperie e all’inquinamento.
L'intervento mira a coinvolgere chi frequenta e vive quotidianamente il giardino di Borgo Allegri e a rileggere l'importanza e la validità del tabernacolo ivi ubicato. L'attività sarà divisa in due momenti.
Nel primo, a partire da sabato 9 novembre 2013, l'artista coinvolgerà, in collaborazione con l'Associazione intergenerazionale che gestisce il luogo, i bambini che frequentano lo spazio giochi del giardino con un workshop, che stimolerà la fantasia dei partecipanti al fine di immaginare una nuova rappresentazione per il tabernacolo, partendo da ciò che rimane visibile del dipinto originario. I bambini, su fogli predefiniti dall'artista dovranno completare la parte mancante.
In un secondo tempo, partendo proprio dalle indicazioni visive dei disegni, l'artista realizzerà una serie di favole che cercheranno di mescolare realtà e finzione, immaginari e riflessioni sul tabernacolo, storie e suggestioni, che verranno messe in scena con una performance-azione teatrale nello spazio antistante la nicchia.
The title of this project is a question we cannot answer to in a definitive and unambiguous way: Can we produce identity?
For centuries niches and aediculae has been perceived and ‘lived’ as favoured location of the sacred, as real thresholds in space and time, as magic, dynamic places, functional for the life of both the passersby and the local communities. For a long time sacred and its representation, political polemic and citizens points of view, theatrical and metatheatrical mise-en-scene met in these spaces.
Today, in many Italian cities and in their peripheries, these aediculae has been encompassed in the intricate urban structure, often forgotten in corners of renovated buildings, emptied of their divine presences and turned into nests without life. Some of them still contain faded frescos or ex-votos defended by some glass, many others are only naked cavities by now, exposed to the elements and to pollution.
The intervention aims at involving those who attend and daily live the Borgo Allegri garden and to reinterpret the importance and validity of the aedicula located there. The intervention will be divided into two parts.
In the first, starting Saturday, November 9th, 2013, the artist will involve with a workshop, in collaboration with the intergenerational Association who runs the place, the children who attend the play area in the garden. The workshop will stimulate the imagination of the participants in order to conceive a new representation for the tabernacle, starting from the visible part of the original painting. The children will have to complete the missing part on paper sheets predefined by the artist.
In a second phase, starting from the visual ideas expressed by the drawings, the artist will create a series of stories which will try to mix reality and fiction, imaginary and reflections on the tabernacle. These stories will be then staged with a performance-theatrical action in the space in front of the niche.
lunedì 4 novembre 2013
SPAZI DOCILI @ Standbyldings, Bari, 4-5,11.2013
Standbyldings
due giornate sul riuso del paesaggio urbano in abbandono
Officina degli Esordi, Bari, 4-5 novembre 2013
Sono intervenuti:
• Temporiuso/Isabella Inti/Milano
• Manifetso 2020/Claudio Farina/Trieste
• Tspoon/Eliana Saracino/Roma
• Spazi Docili/Christian Costa/Firenze
• Ciclostile architettura/Giacomo Beccari/Bologna
• Lost and Found/Flavia De Girolamo/Viterbo
• :esibisco/Giacomo Zaganelli/Firenze-Berlino
• ICSplat/Antonio Rizzo/Caltagirone
• Rudere/Luigi Greco/Agrigento-Roma
• Impossible living/Daniela Galvani/Milano
• Cluster Theory/Elisa Poli/Ferrara
• Primulecaserme/Alessandro Santarossa/Venezia
• Spazi Indecisi/Francesco Tortori/Forlì
• Agile/Michele De Mori/Verona
Stanbyldings dà anche il nome ad un laboratorio della durata di
due giorni, in cui collettivi e gruppi di ricerca, provenienti da tutta
Italia, metteranno a confronto le differenti esperienze di riuso del
paesaggio urbano in abbandono, per costruire un'agenda condivisa su
reti, risorse, strategie e strumenti di intervento.
Il laboratorio ospita le esperienze dei principali gruppi (collettivi, associazioni, ricercatori, ecc) che lavorano attorno al tema del riuso abitativo attraverso prospettive interpretative ed operative eterogenee, che spaziano dall’arte allo sfruttamento delle reti sociali e del web, dall’uso dei dispositivi mobili all’autocostruzione o alla ricerca scientifica.
Le presentazioni delle esperienze, nella mattinata di entrambe le giornate, punteranno a costruire un quadro strutturato delle strategie di riuso impiegate. Nel pomeriggio del primo giorno, invece, vi sarà un focus su caso pugliese e sul fermento che nel territorio regionale si è verificato in merito alla riattivazione di edifici in stato di abbandono. L’obiettivo del laboratorio è infatti quello di costituire una piattaforma di condivisione teorica e operativa.
Nel pomeriggio delle due giornate i gruppi invitati, assieme ai partecipanti al laboratorio, saranno impegnati alla definizione di un documento comune che orienti il dibattito inerente i temi del riuso e che metta a punto proposte di tipo normativo e collaborativo.
Il laboratorio è realizzato con il contributo dell'iniziativa "Laboratori dal Basso" di Regione Puglia cofinanziata dall’UE attraverso il PO FSE 2007–2013 e del Politecnico di Bari.
Il laboratorio ospita le esperienze dei principali gruppi (collettivi, associazioni, ricercatori, ecc) che lavorano attorno al tema del riuso abitativo attraverso prospettive interpretative ed operative eterogenee, che spaziano dall’arte allo sfruttamento delle reti sociali e del web, dall’uso dei dispositivi mobili all’autocostruzione o alla ricerca scientifica.
Le presentazioni delle esperienze, nella mattinata di entrambe le giornate, punteranno a costruire un quadro strutturato delle strategie di riuso impiegate. Nel pomeriggio del primo giorno, invece, vi sarà un focus su caso pugliese e sul fermento che nel territorio regionale si è verificato in merito alla riattivazione di edifici in stato di abbandono. L’obiettivo del laboratorio è infatti quello di costituire una piattaforma di condivisione teorica e operativa.
Nel pomeriggio delle due giornate i gruppi invitati, assieme ai partecipanti al laboratorio, saranno impegnati alla definizione di un documento comune che orienti il dibattito inerente i temi del riuso e che metta a punto proposte di tipo normativo e collaborativo.
Il laboratorio è realizzato con il contributo dell'iniziativa "Laboratori dal Basso" di Regione Puglia cofinanziata dall’UE attraverso il PO FSE 2007–2013 e del Politecnico di Bari.
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