BORDERLIFE//TALK
Riflessioni attorno al riuso degli spazi abbandonati
Intervengono: Spazi Docili, Vaia Balekis, Trial Version e Temporiuso
Sabato 16 febbraio 2013 – ore 18
Modera Pietro Gaglianò
Cosa vuol dire area ‘dismessa’?
È una categoria economica? Politica? Architettonica? Estetica? Sociale? Urbanistica?
In base a quali considerazioni si possono accomunare edifici/complessi/aree le cui situazioni sono non di rado completamente diverse tra di loro?
Ha senso limitarsi a censire tali spazi senza cercare di comprendere i motivi che li hanno portati alle loro condizioni attuali?
Qual è il loro vero potenziale?
L’uso degli spazi – pubblici e non – a Firenze può essere una chiave di lettura per comprendere il declino delle classi dirigenti italiane?
Più che di nuovi spazi non abbiamo forse maggiormente bisogno di nuovi immaginari?
Studiare gli spazi produttivi (funzionanti o meno), gli spazi pubblici e il loro uso da parte del Potere può permettere ad artisti e intellettuali di sviluppare schemi operativi di intervento utili alla società?
L’arte contemporanea è in grado di geneare - e applicare - strumenti cognitivi e modelli politico-sociali basati sull'intuizione (vedi A.Zmijewski)?
Il sistema dell’arte, nell’usare acriticamente le risorse – spazi, fondi, servizi - che il Potere politico-economico gli mette a disposizione, non accetta così implicitamente di legittimarne l’azione?
L’ideologia e la propaganda sono davvero terminate con la caduta del muro di Berlino, come si affannano costantemente a ripetere svariati soggetti (curiosamente tutti di vedute neo-liberiste)?
In che misura e secondo quali modalità devono essere coinvolti i cittadini nelle decisioni riguardanti gli spazi pubblici?
Qual’è oggi il significato della parola ‘pubblico’?
www.ilvivaiodelmalcantone.com
IL VIVAIO DEL MALCANTONE _centro di ricerca e pratica culturale
Via del malcantone 15, Firenze
Nessun commento:
Posta un commento