Non possiamo che prendere atto della notizia
pubblicata oggi, domenica 31 gennaio 2010,
sul quotidiano la Repubblica (inserto fiorentino),
che segnalerebbe una decisione da parte della
giunta comunale di mettere in atto un piano di
alienazioni da 40 milioni, con la vendita quindi di
varie aree cittadine tra cui il Meccanotessile.
Il tutto, sembrerebbe, per frenare la drastica
diminuzione di entrate ed inoltre per acquistare
il Multiplex, dove l'Amministrazione vorrebbe
realizzare futuri uffici comunali.
La vendita di intere zone pubbliche per ovviare a
problemi di bilancio o, così ci pare, di diverse strategie,
non sempre del tutto chiare e condivise con la
cittadinanza, connesse agli spazi urbani ci conferma
la scarsa volonta della politica di mettersi in gioco in
confronti reali con la gente ma soprattutto il continuo
diluire i tempi di intervento in alcune aree, che divantano
terra di nessuno e quindi facilmente svendibili.
Insomma dopo decenni di abbandono è semplice portate
le persone che vivono e lavorano attorno a queste zone
ad affermare: "...alla fine case, chiese, palestre, scuole...
basta che ci facciano qualcosa, perchè è una vergogna."
Ecco alcune nuove immagini dell'eterno cantiere dell'Ex-
Meccanotessile.
domenica 31 gennaio 2010
domenica 24 gennaio 2010
Intervista all'Assessore Giuliano da Empoli
Segnaliamo un'interessante intervista
all'Assessore alla Cultura e alla
Contemporaneità di Firenze
Guiliano da Empoli.
Ecco il link del sito di Teknemedia:
all'Assessore alla Cultura e alla
Contemporaneità di Firenze
Guiliano da Empoli.
Ecco il link del sito di Teknemedia:
Una riflessione
Non è un caso che il progetto Spazi docili
sia per certi versi un richiamo ai corpi
docili del testo Sorvegliare e punire di
Michel Foucault. Ma dopo l'ultimo talk
presso il nuovo spazio Le Murate mi è
capitato tra le mani il testo del filosofo
francese dal quale riporto un breve
frammento che mi ha fatto a lungo
riflettere:
"le discipline, organizzando le "celle", i "posti",
i "ranghi" fabbricano spazi complessi: architettonici
funzionali e gerarchici nello stesso tempo. Sono
spazi che assicurano la fissazione e permettono la
circolazione; ritagliano segmenti individuali e
stabiliscono legami operativi; segnano dei posti e
indicano dei valori; garantiscono l'obbedienza degli
individui, ma anche una migliore economia del tempo
e dei gesti. Sono spazi misti: reali perchè determinano
la disposizione delle costruzioni, delle sale,
dell'arredamento, ma ideali poichè su queste
sistemazioni si proiettano caratterizzazioni, stime,
gerarchie. La prima fra le grandi operazioni della
disciplina è dunque la costituzione di "quadri viventi"
che trasformano le moltitudini confuse, inutili o
pericolose in molteplicità ordinate."
Michel Foucault, Sorvegliare e punire
sia per certi versi un richiamo ai corpi
docili del testo Sorvegliare e punire di
Michel Foucault. Ma dopo l'ultimo talk
presso il nuovo spazio Le Murate mi è
capitato tra le mani il testo del filosofo
francese dal quale riporto un breve
frammento che mi ha fatto a lungo
riflettere:
"le discipline, organizzando le "celle", i "posti",
i "ranghi" fabbricano spazi complessi: architettonici
funzionali e gerarchici nello stesso tempo. Sono
spazi che assicurano la fissazione e permettono la
circolazione; ritagliano segmenti individuali e
stabiliscono legami operativi; segnano dei posti e
indicano dei valori; garantiscono l'obbedienza degli
individui, ma anche una migliore economia del tempo
e dei gesti. Sono spazi misti: reali perchè determinano
la disposizione delle costruzioni, delle sale,
dell'arredamento, ma ideali poichè su queste
sistemazioni si proiettano caratterizzazioni, stime,
gerarchie. La prima fra le grandi operazioni della
disciplina è dunque la costituzione di "quadri viventi"
che trasformano le moltitudini confuse, inutili o
pericolose in molteplicità ordinate."
Michel Foucault, Sorvegliare e punire
lunedì 18 gennaio 2010
Spazi docili alle Murate
Spazi docili ha partecipato, sabato 16.01.2010,
al secondo appuntamento del BarCamp, incentrato
sulle tematiche della contemporaneità e dei nuovi
spazi urbani destinati alla cultura e non solo a Firenze.
La decisione dell'amministrazione di dedicare una
giornata intera ad incontri, interventi e dibattiti
inerenti gli spazi cittadini dismessi e/o potenziabili
risulta come un'ulteriore conferma della necessità
di tornare a confrontarsi sullo spazio cittadino e sul
suo immaginario in continua metamorfosi, ma
soprattutto conferma l'importanza del progetto
che Spazi docili porta avanti da più di un anno.
al secondo appuntamento del BarCamp, incentrato
sulle tematiche della contemporaneità e dei nuovi
spazi urbani destinati alla cultura e non solo a Firenze.
La decisione dell'amministrazione di dedicare una
giornata intera ad incontri, interventi e dibattiti
inerenti gli spazi cittadini dismessi e/o potenziabili
risulta come un'ulteriore conferma della necessità
di tornare a confrontarsi sullo spazio cittadino e sul
suo immaginario in continua metamorfosi, ma
soprattutto conferma l'importanza del progetto
che Spazi docili porta avanti da più di un anno.
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